Le azioni salienti di Viareggio-Sangiovannese

VIAREGGIO. Il Viareggio deve necessariamente guarire dalla pareggite che lo ha afflitto nelle ultime settimane: 4 x in 5 partite. 19 punti per le zebre, gli stessi della Sangiovannese che in settimana ha perso Invernizzi, approdato alla Viterbese. Pierini sceglie Alagia per sostituire Sciapi, ancora ai box. Ruotolo schiera Vezzi alle spalle di Regoli e Romanelli. Lo spettacolo offerto dalle due squadre nel primo tempo è mediocre: rarissime sono le occasioni degne di nota, soltanto conclusioni dalla distanza che definire pericolose sarebbe fuori luogo. Dopo una manciata di secondi siluro di Romanelli disinnescato da Cipriani. I padroni di casa rispondono con Bruzzi al 4′ e Caciagli all’8, in entrambi i casi però c’è un evidente difetto di mira. L’unico ad accendere la luce è Rosati: verticalizzazione fulminea per Lobosco che sbuca a fari spenti da sinistra, sul suo fendente Bettoni fa bella figura. Romanelli riappare a metà frazione con un tiro largo, poi è costretto ad uscire per un infortunio al ginocchio, al suo posto Bucaletti. Un primo tempo modesto, che non offre altro di rilevante. Fa rumore un “bombone” fatto esplodere dai tifosi del Viareggio a ridosso dell’intervallo. Nella ripresa, almeno all’inizio, sembrano meno prudenti e più propositive: Castaldo con un colpo di testa alto prova a spaventare Cipriani, poi Bruzzi si fa coraggio e al volo cerca l’angolo lontano, palla che sfila a lato. Al 13′ ancora protagonista Castaldo: prima recupera palla forse con fallo (l’arbitro lascia correre) e dà vita ad un’azione rugbistica che lo porta a calciare da distanza ravvicinata, blocca il portiere bianconero. Al 26′ entra Alberto Reccolani, che colleziona così la 300esima presenza in bianconero. Al 35′ episodio da moviola nell’area ospite: su disturbo di Bartolini, tocco sospetto di Papa, Dell’Erario lascia correre tra le proteste del pubblico di casa. Il tempo scorre inesorabile, non accade alcunché sino al termine. La gara si chiude senza reti. Un pari che non smuove la classifica di Viareggio e Sangiovannese che galleggiano pericolosamente appena sopra la linea di galleggiamento.